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_____________________________________ Monumenti della Città
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Il
palazzo di don Diego Pappalardo (p.zza don Diego)
La struttura attuale fu voluta dalla famiglia di don Diego intorno al 1660 e da
quest'ultimo riedificata dopo il terremoto del 1693. All'esterno si possono ancora
ammirare i balconi, le finestre e l'imponente arco con scalinate laterali. Nel cortile
interno, al centro di una elegante sopraelevazione "u bagghiu", emerge una
grande cisterna che presenta ancora i tipici elementi in pietra lavica ed in ferro
battuto. |
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Il palazzo dei
discendenti di don Diego Pappalardo (corso Ara di Giove)
Si trova nel corso Ara di Giove, alle spalle della Basilica e fu abitato prevalentemente
dalla famiglia Papardo-Corvaia. Il portale d'entrata, costruito con pietra lavica e
bianca, è ancora ben conservato nei suoi elementi originari così come il grande cortile
interno, bellissimo esempio dell'architettura tipica delle residenze nobiliari etnee del
'700. |
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Il
portale del 1547 il monumento più antico di Pedara
Costruito in pietra lavica e bianca, l'arco è in stile romanico e sostiene una porta di
tavole di castagno dalla quale emergono 122 grossi chiodi che, secondo la tradizione,
rappresentano il numero delle famiglie che contribuirono alla sua realizzazione.
Il portale costituiva l'entrata principale della prima costruzione della Chiesa Madre. Al
centro dell'arco, infatti, è ancora visibile la data del 1547 quale anno della sua
collocazione. Successivamente, a conseguenza dell'ampliamento della chiesa deciso da don
Diego Pappalardo nel 1682, la struttura fu rimossa e collocata in quella che anticamente
doveva essere l'entrata nord della chiesa stessa, oggi corrispondente, invece, al salone
"Giuseppina Faro" dove si trova integrato. Fortunatamente non subì danni
rilevanti in occasione del fortissimo terremoto del 1693, tanto che ancora si trova
conservato interamente nei suoi materiali originali.
Il portale, con il rosone romanico presente alla base del campanile, è l'unico reperto
del '500 rimasto a Pedara. Oggi si può considerare certamente il monumento più antico
del paese. |
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La villa Laudani (via Laudani)
Parte della costruzione risale probabilmente alla fine del '700, epoca in cui la famiglia
Laudani divenne una delle più influenti del paese. Successivamente la fabbrica subì
ampliamenti e, durante l'Ottocento, fu portata allo stato attuale. |
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Il monumento ai Caduti in guerra (piazza don Diego)
Realizzato dallo scultore Vincenzo Torre nel 1925, rappresenta un guerriero morente
baciato dalla Gloria. |
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©Salvo De Luca |
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